Lettera a cuore aperto a Nathan (recensione atipica su Uncharted 4)

Caro Nathan,
probabilmente se io fossi stata bionda, americana, atletica, meno pigra e tu fossi stato reale di sicuro ci saremmo innamorati. Purtroppo non è così. Inoltre, se non fossi impegnata con un ragazzo e avessi meno anni, saresti una di quelle cotte classiche che si prendono per personaggi fittizi (non è vero lo sei lo stesso).
Sei stato il primo. Il primo personaggio di un videogioco con il quale mi sia veramente relazionata ed entrata in empatia. Ho vissuto con te le tue più grandi avventure, tutte di fila, senza pause o intromissioni di altri giochi. Sei stato il primo che ho fatto morire più e più volte, in modi stupidi ma anche alcuni da eroe. Sei il primo che ho fatto saltare in aria sbagliando il lancio di una granata e il primo che ho fatto cadere da una rupe durante un’arrampicata. Che bei momenti…
Quest’ultimo capitolo è stato il migliore. L’epilogo perfetto per noi due. Sembra quasi che chi ti ha programmato avesse me in testa come videogiocatrice ideale. Eri più tenero, più carino (anche se ci ho messo un po’ ad abituarmi al tuo nuovo naso) e la tua storia era decisamente più cinematografica. Non avrei potuto chiedere di meglio.
Certo non è stato facile. Inizialmente avevo deciso di affrontare tutto questo da vera boss, in modalità devastante. Per più di metà gioco me la son cavata abbastanza bene con qualche blocco in alcuni scontri armati. Poi, al monastero, il dramma: il corazzato, il lancia confetti corazzato, i cecchini, i mercenari semplici… Disastro. Metà delle 492 morti totali che hai subito le avrai guadagnate lì ne son sicura. Ho quindi ceduto e son passata alla modalità difficile. Il mio orgoglio ne ha risentito ma te mi sei stato vicino come lo è stato soprattutto Sully. Sully… Non lasciarlo mai, mai hai capito? È un amico prezioso come se ne trovano pochi nella vita. Tutti dovremmo avere un Sully al nostro fianco.
Oltre a questo non aggiungerei altro, per non intaccare l’esperienza di gioco a chi non ha ancora avuto l’onore di andare insieme a te alla ricerca del tesoro perduto del pirata Avery.
È stato davvero bello conoscerti e ringrazio i mie fratelli per avermi consigliato di partire proprio da te. Inizialmente lo sai avevo qualche dubbio lo sai ma son svaniti subito. Ringrazio soprattutto il mio fratello più piccolo che ci ha accompagnati per tutto il viaggio, senza mai fare spoiler e regalandomi tante risate ogni volta comparisse un bug.
Ti lascio qui una foto di noi due assieme, spero ti piaccia.
Alla prossima,
per sempre tua Gisella.

Ps per niente drammatica direi.

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